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LA POSTUROLOGIA NELLO SPORT PDF Stampa E-mail
Scritto da Dott. CRISTIAN FRANCAVILLA   
Martedì 29 Dicembre 2009 13:04

G. Francavilla, V. Francavilla, D. Nicastro

Università degli Studi di Palermo - Cattedra di Medicina dello Sport

francavila

Il passaggio dal quadrupedismo al bipedismo, avvenuto milioni di anni fa ,ha comportato dei veri e propri sconvolgimenti nella architettura muscolo-scheletrica dell'uomo.La postura eretta comunque deve aver avuto dei vantaggi consistenti per affermarsi in modo così netto e definitivo.La postura quindi definisce un rapporto inscindibile tra l'uomo e l'ambiente circostante. A mantenere la postura entro valori fisiologici intervengono complesse regole di biomeccanica che si estrinsecano in tre momenti fondamentali: momento statico, cinetico e cibernetico.L'ultimo dato conoscitivo è quello "psichico" che permette una relazione tra uomo e ambiente attraverso "il linguaggio del corpo".Anomale stimolazioni dei vari recettori plantari determinano: alterazioni ed asimmetrie nel bilanciamento delle tensioni e del tono muscolare a vari livelli,alterati rapporti articolari, modificazione dell’equilibrio posturale, insorgenza del dolore

Sul piano clinico queste alterazioni si estrinsecano con mialgie, tendiniti artralgie, lombalgie gonalgie, cervicalgie e ancora malocclusione scoliosi e flebopatie.Il 73% della popolazione mondiale presenta infatti alterazioni posturali di vario tipo e gravità; l’87% delle quali dovute ad un cattivo appoggio plantare la maggior parte di carattere funzionale.Scopo del lavoro è quello di verificare se esistono delle connessioni tra la postura e lo sport e ancora l'intento di voler aggiungere lo studio baropodometrico elettronico a tutti gli  atleti di rilievo giunti alla nostra osservazione per patologie a carico dell'apparato muscolo-scheletrico legate ad una postura scorretta.L'esame baropodometrico in alcuni atleti ha evidenziato alterazioni dell'appoggio plantare e del baricentro, pertanto ha richiesto l'intervento di correzione con particolari plantari reflessogeni KS Medical che riescono a migliorare la statica e la dinamica corporea grazie ad una stimolazione propriocettiva riflessa sui muscoli intrinseci del piede, ottenendo così una fine attività riabilitativa.Nonostante il numero esiguo degli atleti venuti alla nostra osservazione i dati in nostro possesso parlano chiaro: in tutti è migliorato l'assetto posturale in relazione alle resistenze allo sforzo in corso di allenamento e in gara;netto recupero con miglioramento significativo dei tempi ottenuti dopo correzione con apposito plantare.La correlazione di varianti patologiche riguardanti l’appoggio, il baricentro e la neurotrasmissione delle catene muscolari migliora la coordinazione motoria attivando quella perfezione nel movimento che modifica non tanto la resistenza a carichi di lavoro incrementali ma anche la velocità di esecuzione del gesto atletico.

Ultimo aggiornamento Giovedì 01 Luglio 2010 09:00