AL PEPPE GRECO DI SCICLI TRIS DI SOI Stampa
Scritto da A.ZORZI DI SPORTINCAMPO   
Mercoledì 29 Settembre 2010 18:21

 

 

Se Haile Gebrselassie, vincitore per quattro volte in fila tra il 1995 e il 1998, è il "re" di Scicli, Edwin Soi è il "principe". Il keniano ha vinto oggi per la terza volta consecutiva il Memorial Peppe Greco, chiudendo con il tempo di 29'17" e battendo al termine di una volata travolgente l'etiope Tariku Bekele e il 18enne keniano Dennis Masai.
La gara si è decisa proprio nell'ultimo giro, dopo una partenza piuttosto lenta. Il primo italiano al traguardo è stato Andrea Lalli (29'58"), giunto settimo, che ha preceduto Daniele Meucci (30'14"), in crisi nel finale.
Ieri si era invece corsa a Modica la prima edizione femminile del Peppe Greco, vinta dalla keniana Sylvia Kibet in 23'33". Anche lei l'aveva spuntata al termine di una maxi-volata finale in cui aveva bruciato l'etiope Ejegayehu Dibaba e la keniana Chewnig. Prima italiana Anna Incerti, nona.

GARA MASCHILE

Le interviste di Sportincampo

Edwin Soi (vincitore): "Prima della gara, non credevo che sarei stato capace di vincere per la terza volta qua a Scicli. I miei rivali erano molto forti, ma ho dimostrato che in questo finale di stagione di essere in buone condizioni, dopo che all'inizio dell'anno sono stato frenato da un infortunio al ginocchio. All'ottavo giro, mi sentivo molto bene e ho cominciato a pensare che forse avrei potuto vincere. Sono sempre rimasto dietro in coda al gruppo proprio per controllare la situazione e i miei rivali. Per l'anno prossimo conto di fare ancora una grande stagione e mi piacerebbe tornare sul podio ai Mondiali."

Tariku Bekele (secondo classificato): "Sono soddisfatto di questo secondo posto, perche' la scorsa settimana ho avuto alcuni problemi non fisici ma familiari, per cui non sono riuscito ad allenarmi al meglio. Kenenisa mi avevo raccontato di Scicli, di questa meravigliosa gara e del meraviglioso pubblico ed oggi ne ho avuto la conferma. Per me e' stata una stagione molto bella, sono riuscito ad ottenere belle vittorie e grandi tempi. Dopo questa gara, gareggero' su una distanza di 3 miglia in Olanda. Per l'anno prossimo, spero di migliorarmi ancora e di poter anche magari puntare ad una medaglia ai Mondiali, anche quelli di Cross."

Andrea Lalli (settimo classificato): "Ho cercato di dare il massimo e sono contento di essere arrivato primo tra gli italiani. Purtroppo pero' in gare di cosi' alto livello, con i migliori al mondo, per noi italiani e' difficile rimanere davanti. All'inizio della gara, mi sono trovato davanti perche' il ritmo era troppo lento, quindi di fatto ho un po' lanciato la gara. Dopo un po' pero', l'andatura per me era proibitiva e quindi ho pensato di staccarmi e proseguire con il mio passo. Di certo quando ho visto Daniele staccarsi dal gruppo di testa, l'ho preso come punto di riferimento e ho cercato di prenderlo e scavalcarlo. Dopo i 10000m degli Europei avevo staccato la spina per un paio di settimane ed ora ho ripreso gli allenamenti. Ora, dopo il giro al Sas del 9 ottobre, andro' di nuovo per il terzo anno consecutivo in Kenia per preparare il mio obiettivo dell'inverno, cioe' gli Europei di Cross del 12 dicembre."

 


LA GARA

 

29'17" (ARRIVO - 10º KM): Con un ultimo giro travolgente (2'39"), il keniano Edwin Soi firma per la terza volta cosnecutiva il Memorial Peppe Greco. Il 24enne keniano ha chiuso in 29'17", lasciandosi alle spalle piuttosto nettamente sia Tariku Bekele che Dennis Masai che tagliano il traguardo un secondo piu' tardi del vincitore. Il primo degli italiani e' stato Andrea Lalli, che e' giunto settimo, chiudendo con il tempo di 29'58". Alle sue spalle, Daniele Meucci con 30'14". Nono posto per Ahmed El Mazoury, che precede Stefano Scaini.

26'38" (9º GIRO - 9º KM): Sempre Masai a guidare il gruppo e a fare le spese del ritmo e' una vittima eccellente, il keniano Micah Kogo, secondo lo scorso anno, che ha perso 4-5 metri. A 24" passano insieme Lalli e Meucci, ma il ritmo del molisano sembra superiore a quello del pisano. Si entra ora nell'ultimo giro, con ben 6 atleti in testa.

23'47" (8º GIRO - 8º KM): E' Masai a fare l'andatura, mentre Meucci conferma l'impressione del giro precedente, staccandosi e perdendo ben 12" in questa tornata. A questo punto il pisano rischia di essere preso da Andrea Lalli che e' solo 7" dietro. Mantiene la nona posizione El Mazoury a 44" e dietro di lui Scaini a 1'02". Mancano due giri, che si preannunciano esplosivi visto il ritmo non molto elevato della gara.

 20'54" (7º GIRO - 7º KM): Continuano a correre tutti assieme i sette di testa, anche se adesso a fare l'andatura sono andati Kogo e Masai. Meucci sembra essere un po' in difficolta', tanto che si e' portato in coda al gruppo. Andrea Lalli continua a perdere terreno ma tiene bene, passando a 13", mentre El Mazoury transita a oltre mezzo minuto.

18'00" (6º GIRO - 6º KM): I migliori continuano a rimanere nascosti, tanto che davanti un po' a sorpresa fanno l'andatura Lucas Rotich e Adihana Gebretsadik. Davanti sono in sette, con Lalli che ormai e' definitivamente staccato a 7", El Mazoury passa a 11", mentre Scaini e' a 22".

15'10" (5º GIRO - 5º KM): Continua un ritmo di poco sotto i 3' al chilometro, un ritmo che Andrea Lalli non riesce a mantenere e infatti il molisano sta perdendo qualche metro. Alle spalle dei nove di testa, passa a 6" El Mazoury e a una decina Scaini, mentre ormai Gariboldi e' a 20". Siamo ora a meta' gara.

 12'18" (4º GIRO - 4º KM): Lalli e' stato ripreso dal gruppo, che ora e' composto da nove atleti ed e' capitanato da Kogo, Soi e Masai. C'e' ovviamente anche Meucci, mentre hanno perso 6" i due azzurri El Mazoury e Scaini. Qualche metro piu' indietro passa Simone Gariboldi. Comunque la gara deve ancora decollare.

9'20" (3º GIRO - 3º KM): Continua l'azione di Lalli che ha un vantaggio di una ventina di metri sul resto del gruppo, capitanato a sorpresa, non solo da Meucci ma anche da Cannata, atleta di casa, visto che e' di Modica. Il gruppo inseguitore e' composto da undici atleti, con tutti i protagonisti per la vittoria.

 LA GARA

29'17" (ARRIVO - 10º KM): Con un ultimo giro travolgente (2'39"), il keniano Edwin Soi firma per la terza volta cosnecutiva il Memorial Peppe Greco. Il 24enne keniano ha chiuso in 29'17", lasciandosi alle spalle piuttosto nettamente sia Tariku Bekele che Dennis Masai che tagliano il traguardo un secondo piu' tardi del vincitore. Il primo degli italiani e' stato Andrea Lalli, che e' giunto settimo, chiudendo con il tempo di 29'58". Alle sue spalle, Daniele Meucci con 30'14". Nono posto per Ahmed El Mazoury, che precede Stefano Scaini.

26'38" (9º GIRO - 9º KM): Sempre Masai a guidare il gruppo e a fare le spese del ritmo e' una vittima eccellente, il keniano Micah Kogo, secondo lo scorso anno, che ha perso 4-5 metri. A 24" passano insieme Lalli e Meucci, ma il ritmo del molisano sembra superiore a quello del pisano. Si entra ora nell'ultimo giro, con ben 6 atleti in testa.

23'47" (8º GIRO - 8º KM): E' Masai a fare l'andatura, mentre Meucci conferma l'impressione del giro precedente, staccandosi e perdendo ben 12" in questa tornata. A questo punto il pisano rischia di essere preso da Andrea Lalli che e' solo 7" dietro. Mantiene la nona posizione El Mazoury a 44" e dietro di lui Scaini a 1'02". Mancano due giri, che si preannunciano esplosivi visto il ritmo non molto elevato della gara.

 

20'54" (7º GIRO - 7º KM): Continuano a correre tutti assieme i sette di testa, anche se adesso a fare l'andatura sono andati Kogo e Masai. Meucci sembra essere un po' in difficolta', tanto che si e' portato in coda al gruppo. Andrea Lalli continua a perdere terreno ma tiene bene, passando a 13", mentre El Mazoury transita a oltre mezzo minuto.

18'00" (6º GIRO - 6º KM): I migliori continuano a rimanere nascosti, tanto che davanti un po' a sorpresa fanno l'andatura Lucas Rotich e Adihana Gebretsadik. Davanti sono in sette, con Lalli che ormai e' definitivamente staccato a 7", El Mazoury passa a 11", mentre Scaini e' a 22".

15'10" (5º GIRO - 5º KM): Continua un ritmo di poco sotto i 3' al chilometro, un ritmo che Andrea Lalli non riesce a mantenere e infatti il molisano sta perdendo qualche metro. Alle spalle dei nove di testa, passa a 6" El Mazoury e a una decina Scaini, mentre ormai Gariboldi e' a 20". Siamo ora a meta' gara.

 12'18" (4º GIRO - 4º KM): Lalli e' stato ripreso dal gruppo, che ora e' composto da nove atleti ed e' capitanato da Kogo, Soi e Masai. C'e' ovviamente anche Meucci, mentre hanno perso 6" i due azzurri El Mazoury e Scaini. Qualche metro piu' indietro passa Simone Gariboldi. Comunque la gara deve ancora decollare.

9'20" (3º GIRO - 3º KM): Continua l'azione di Lalli che ha un vantaggio di una ventina di metri sul resto del gruppo, capitanato a sorpresa, non solo da Meucci ma anche da Cannata, atleta di casa, visto che e' di Modica. Il gruppo inseguitore e' composto da undici atleti, con tutti i protagonisti per la vittoria door, quindi punterò sui Mondiali."

Anna Incerti (9°): "Dopo il bronzo europeo della maratona e dopo aver festeggiato, sto ritornando a gareggiare e per ora va bene così. Ho sofferto molto l'allungo delle atlete africane, nell'ultimo giro non potevo certo seguirle. Comunque mi sono divertita, è stata una bella gara in progressione. Ora mi devo concentrare di nuovo sugli allenamenti, mi piacerebbe correre una maratona in gennaio, magari all'estero, per dimostrare che so correre anche senza lepri e contando solo su me stessa."

23'33" (ARRIVO): Con una volata incredibile la vicecampionessa mondiale dei 5000 Sylvia Kibet ha vinto la prima edizione del Memorial Peppe Greco al femminile, disputata a Modica, con il tempo di 23'33". Alle sue spalle una volatona a tre è stata vinta dall'etiope Ejegayehu Dibaba (23'35") sulla keniana Pauline Korikwiang Chewnig (23'36") e sull'altra etiope Berhane Adere (23'38"), che nonostante sia passata da anni a distanze decisamente più lunghe si è ben difesa. Solo settima la campionessa europea dei 5.000 Alemitu Bekele, mentre è arrivata al 9° posto Anna Incerti, che ha chiuso in 23'52", pagando nel finale la maggiore velocità delle rivali.

20'58" (7º GIRO): Si preannuncia una volata incredibile nell'ultimo giro: davanti sono in 11, compresa la Incerti, mentre ha perso qualche metro la Mukasakindi.

 18'09" (6º GIRO): Sono in una dozzina davanti e c'è sempre la Incerti, con le etiopi e le keniane. Tra le africane importanti si è staccata di qualche metro solo Hellen Cherono, seguita a 6" dalla Toniolo e più indietro da Finelli e Sicari. Mancano solo 2 giri

14'13" (5º GIRO): Le atlete di testa stanno correndo in progressione: questo giro è stato percorso in 2'51", ma la Incerti è sempre davanti, con la Asmae, e le etiopi Meselech Melkamu e Berhane Adere. Ma le più forti sono tutte davanti, mentre si sono staccate Deborah Toniolo (a 5") e la favorita di casa Claudia Finielli (a 11").

12'22" (4º GIRO): A metà gara il gruppo di testa si allunga, ma ancora nessuna atleta cede. Davanti si fa vedere anche la marocchina Ghizlane Asmae, mentre in coda al gruppo si sta sfilando l'azzurra Sicari.

9'24" (3º GIRO): Sempre Jebet, Mukasakind e Incerti in prima fila, ma con le altre tutte alle loro spalle. L'andatura però è aumentata e sembra che a breve si muoverà qualcosa.

6'21" (2º GIRO): Davanti a fare l'andatura ci sono la keniana Salina Jebet e la ruandese Claudette Mukasakind, ma subito al loro fianco c'è la Incerti. Il gruppo è ancora molto folto, si sono staccate solo un paio di atlete locali.

3'11" (1º GIRO): La gara è partita ad un ritmo piuttosto tranquillo. Il gruppo delle atlete è ancora compatto, anche se davanti si vedono già le favorite keniane ed etiopi. Ben piazzata anche l'azzurra Incerti.

IL PRE-GARA
Ore 21.33: Partite! Tante le favorite, difficile fare un pronostico. Sicuramente Melkamu, Kibet e Bekele potrebbero essere un gradino sopra tutte, ma il percorso ondulato di Modica potrebbe mettere in difficoltà qualcuna. C'è stato un cambio relativo alla gara: le atlete percorreranno 8 giri, non 10, e il primo sarà un giro più lungo per poi entrare nel tracciato di gara.

Ore 21.15: Dopo il riscaldamento le atlete si posizionano per la presentazione.

Ore 20.15: Si conclude con la vittoria di Simone Macauda la prova dedicata agli atleti amatori, che hanno percorso 5 giri del tracciato di Modica che a breve ospiterà la prova femminile.

Ore 20.00: Qui di seguito la start list ufficiale della prima edizione femminile del Memorial Peppe Greco.

1. Claudia Finielli ITALIA
2. Anna Carmela Incerti ITALIA
3. Alemitu Bekele TURCHIA
4. Sylvia Kibet KENYA
5. Ejegayehu Dibaba ETIOPIA
6. Oljira Beleynesh Jemama ETIOPIA
7. Berhane Adere Debala ETIOPIA
8. Meselech Melkamu ETIOPIA
9. Pauline Korikwiang Chewnig KENYA
10. Hannah Wanjiru KENYA
11. Hellen Cherono KENYA
12. Ruth Matebo KENYA
13. Deborah Toniolo ITALIA
14. Vincenza Sicari ITALIA
15. Lidia Chojecka POLONIA
16. Ghizlane Asmae MAROCCO
17. Salina Jebet KENYA
18. Claudette Mukasakindi RUANDA
19. Angela Rinicella ITALIA
20. Silvia La Barbera ITALIA
21. Barbara La Barbera ITALIA
22. Valentina Facciani ITALIA
23. Vincenza Stancampiano ITALIA
24. Giusy Chiolo ITALIA
25. Tatiana Betta ITALIA

Edwin Soi cerca il tris, dopo le vittorie del 2008 e del 2009. Ma se la dovrà vedere con Tariku Bekele, Micah Kogo e Daniele Meucci. Il Memorial Peppe Greco torna e porta con sé una grossa novità: prima della prova maschile di domenica sera a Scicli, ci sarà anche una gara femminile sabato sera a Modica con la campionessa europea Bekele, le forti Melkamu e Kibet e l'azzurra Anna Incerti. In diretta su Sportincampo!

LA PRESENTAZIONE

I top runners

La gara femminile di sabato a Modica vedrà al via la campionessa europea in carica dei 5.000, la turca Alemitu Bekele, che ha vinto il titolo a Barcellona un paio di mesi fa, poi i due argenti mondiali di Berlino, la keniana Sylvia Kibet (sui 5.000) e l’etiope Meselech Melkamu (sui 10.000). Completano la start list d'eccezione due fortissime etiopi, ovvero l’argento olimpico di Atene 2004 sui 10.000, Ejegayehu Dibaba, e la ormai affermata maratoneta Berhane Adere. A comandare la pattuglia azzurra ci sarà il bronzo europeo nella maratona Anna Carmela Incerti, siciliana doc, affiancata da Deborah Toniolo e Vincenza Sicari.

Tra gli uomini invece, domenica a Scicli, vi sarà la sfida tra il keniano Edwin Soi, vincitore dell’edizione 2008 e 2009 (e bronzo olimpico di Pechino 2008 nei 5000), ed il capolista stagionale dei 3000 Tariku Bekele, fratello di quel Kenenisa che da anni domina piste e cross e che si impose nel Peppe Greco nel 2003. Bekele è in grandissime condizioni e a fine agosto ha dominato in pista vincendo in fila i 3.000 a Berlino e Rieti (con 7'28"99 e 7'28"70) e i 5.000 a Zurigo: proprio in queste gare si è rivisto bene Soi, che ha chiuso 3° a Rieti in 7'29"75 e 6° a Zurigo in 12'58"91.

A fungere da "terzi incomodi" saranno il keniano Micah Kogo, secondo lo scorso anno per un soffio e primatista mondiale dei 10 km su strada (27'01") oltre che bronzo olimpico sui 10.000, ed il campione del mondo juniores dei 10.000 Dennis Masai, che ha dominato la gara nella canadese Moncton in luglio, vincendo con 10" di vantaggio sul secondo. Tra gli azzurri l’attenzione sarà tutta per il bronzo europeo Daniele Meucci, già terzo lo scorso anno sotto il traguardo di piazza Italia, anche lui ancora in buona forma avendo stabilito di recente i personali su 3.000 (7'43"85 a Milano) e 5.000 (13'24"38 a Rovereto). In gara anche Lalli, Caimmi e altri azzurri di primo livello

La Storia

Parlare della storia del Memorial Peppe Greco significa parlare della storia della corsa su pista degli ultimi dieci anni. L'albo d'oro è infatti pieno zeppo dei principali nomi che si siano esibiti sulle medio-lunghe distanze negli anni '90 e in questo inizio di millennio. La svolta avvenne nel 1994, quando si presentarono al via i primi campioni dell'Africa e la vittoria andò ad un Paul Tergat che proprio allora stava iniziando ad affermarsi come un fuoriclasse di primissimo livello.Tergat tornò anche nelle due edizioni successive, ma non riuscì a vincere, perché nel frattempo era arrivato anche colui che poi sarebbe divenuto il "re di Scicli", in virtù delle 4 vittorie consecutive conquistate dal 1995 al 1998: l'etiope Haile Gebrselassie. Sia nel 1995 che nel 1996 Gebre si mise alle spalle proprio Tergat, come accaduti ai Mondiali di Goteborg e alle Olimpiadi di Atlanta, corse poche settimane prima del Memorial; il primo anno sul podio salì anche il due volte campione mondiale dei 10.000 (nel 1991 e nel 1993) Moses Tanui, mentre nel 1996 fu la volta dell'altro etiope Assefa Mezegebu.Tanui fu sconfitto da Gebre nel 1997 e al 3° posto arrivò il campione mondiale dei 5.000 nel 1993 (quando aveva 18 anni) e nel 1995 Ismael Kirui. L'anno successivo si tornò ancora alla sfida Gebrselassie-Tergat, con l'ultima vittoria del primo e la presenza sul podio anche di un italiano, proprio Stefano Baldini. Tergat si riscattò l'anno successivo, battendo Chelule e Mourith. Il nuovo millennio è iniziato con le vittorie del marocchino Brahim Lahlafi e dell'etiope Hailu Mekonnen, mentre nel 2002 il campione mondiale uscente dei 10.000 Charles Kamathi si è imposto su Cheruiyot Korir e Albert Chepkurui (oggi Abdullah Ahmad Hassan).Nel 2003 fu la volta del grande delfino di Gebre, quel Kenenisa Bekele che a soli 22 anni visse la stagione della definitiva consacrazione, grazie al titolo mondiale dei 10.000 e al bronzo nei 5.000 conquistati a Parigi pochi giorni prima e al premio di atleta dell'anno secondo la Iaaf. Il suo grande amico-rivale Sileshi Sihine si impose invece l'anno successivo.Nel 2004 dietro Sihine, ovviamente più allenato per quel tipo di distanza (era reduce dall'argento olimpico nei 10.000) arrivò Stefano Baldini, che ad Atene solo 4 settimane prima aveva compiuto il miracolo della sua carriera: vincere il titolo olimpico della maratona sul percorso dove la specialità era nata. L'entusiasmo del pubblico fu impressionante. L'anno dopo Baldini tornò dopo la delusione di Helsinki e riuscì a vincere battendo un rivale tosto come Paul Kirui. Nel 2006 invece fu solo ospite d'onore, avendo vinto sei giorni prima la maratona europea di Goteborg: a dare spettacolo fu Martin Lel, che trionfò con un eccellente 28'45".
Nel 2007 Lel si è ripetuto, confermandosi atleta di grandissimo lignaggio, mentre Baldini chiuse al 5° posto. A seguire c'è stata un'altra doppietta, quella di Edwin Soi, che grazie ai suoi finali travolgenti nel 2008 ha bruciato Samuel Wanjiru, nel 2009 Micah Kogo e l'azzurro del futuro Daniele Meucci

 

 

 

 

 

 

Ultimo aggiornamento Giovedì 28 Ottobre 2010 16:55