L'ITALIA DEL CROSS DELUDE AGLI EUROPEI Stampa
Scritto da fonte fidal   
Domenica 12 Dicembre 2010 16:21

NONO TITOLO EUROPEO PER SERHY LEBID

 

OTTIMO IL 6 POSTO DI ANDREA LALLI NEI SENIOR   E IL  AL 4 POSTO DELLA SQUADRA SENIOR MASCHILE.

VINCENZO AGNELLO COINVOLTO IN UNA CADUTA ALLA PARTENZA,RIMONTA CLASSIFICANDOSI 58  E TERZO ITALIANO

55 STEFANO SCAINI DOPO UN AVVIO MOLTO VELOCE

Partita ad Albufeira la diciassettesima edizione dei Campionati Europei di Cross. Cielo velato, ma temperatura mite sui prati della città portoghese. Si comincia con i giovani delle categorie juniores. L'Italia chiude al sesto posto con le azzurrine e il tredicesimo posto individuale di Federica Bevilacqua, mentre la squadra maschile, complice anche una caduta alla prima curva, è undicesima. Il miiglior piazzamento dei nostri lo ottiene il siepista Andrea Sanguinetti, protagonista, dopo l'iniziale imprevisto, di una rimonta che lo ha portato al 17° posto. Gran Bretagna leader delle due classifiche per team e oro con la junior Purdue. Il titolo continentale under 20 va, invece, allo spagnolo Merzougui.            

JUNIORES donne (3970 m): 76 le atlete che si presentano ai box di partenza. Veloce l'avvio guidato dalla russa, argento dell'edizione 2009, Gulshat Fazlitdinova. La Bevilacqua, al termine del primo giro breve (770 metri con il tratto di avvio) viaggia in undicesima posizione (2:21) a due secondi dalla testa della corsa dove, oltre alla russa, si fa notare la serba, bronzo dei 1500 ai Mondiali Allievi 2009, Amela Terzic. Più indietro Giulia Martinelli (2:26) seguita a distanza dalle altre azzurrine Pulina, Pistilli e Galimberti, con la mascotte della squadra, la diciassettenne Baldessari che prova a restare in scia. Il ritmo non cala e davanti il gruppo si fa sempre più sottile con le polveri che si accendono a poche centinaia di metri dalla campana che annuncia l'ultima giro di 1600. E' il momento della 19enne britannica Charlotte Purdue che allunga il passo e si prende la prima posizione inseguita dalla Terzic e dalla compagna di squadra Gorecka. Meno reattiva la russa Fazlitdinova che scivola al quarto posto. Bevilacqua decima a una decina di secondi dalle migliori. L'inglesina "Charlie", intanto, fa il vuoto e se ne va imperterrita verso l'arrivo. Chiude in 12:42, aggiungendo un'altra medaglia europea, stavolta d'oro, dopo l'argento vinto nel 2009 sui 5000 in pista, distanza su cui la Purdue vanta un PB di 15:23.4, mentre sui 10.000 è suo il record nazionale di categoria con un notevole 32:26.75. Argento alla Terzic (12:59) e bronzo all'altra britannica Gorecka (13:00) con l'Union Jack che sventola in cima al podio a squadre davanti a Germania e Romania. L'Italia è sesta con il miglior piazzamento della Bevilacqua, tredicesima (13:33). Ventottesima la primatista nazionale delle siepi Martinelli (13:58), seguita da Pistilli (35ª/14:07) e Galimberti (52ª/14:21). Chiudono appaiate in fondo la Pulina (69ª/14:48) e la Baldessari (70ª/14:48). Federica Bevilacqua, quinta nel 2009 a Dublino, commenta così la sua gara: "Ho sofferto una partenza così forte, poi il percorso, molto impegnativo, ha fatto il resto. Ho dato tutto, ma più che delusa sono "invidiosa" delle mie avversarie che hanno fatto una gara incredibile".

JUNIORES uomini (6070 m): con 104 concorrenti la partenza è decisamente affollata. E, infatti, un passaggio troppo stretto alla prima curva lascia a terra un gruppo di atleti. Nella caduta restano purtroppo invischiati anche alcuni azzurrini tra i quali Andrea Sanguinetti e François Marzetta e Vincenzo Agnello. Nelle prime posizioni, dopo i due giri corti di 500 metri, si concentrano i portoghesi Santos, Pinto e Rolim, insieme al russo Rusakov e al serbo Cerovac. Marzetta viaggia tra i primi venti, dopo aver ripreso il compagno di squadra Fontana. Al termine della prima delle tre tornate più lunghe, Pinto rimane l'unico portoghese del quartetto al comando, dove, però, si comincia a fare largo lo spagnolo Merzougui (8:25). Tra i nostri, intanto, nonostante la brutta caduta, Sanguinetti recupera fino ad agganciare al 36° posto Marzetta (8:36), con Fontana ed Uccellari ad una manciata di secondi ,alle loro spalle Agnello resta a terra per alcuni secondi e si ritrova nelle ultime posizioni.. Al penultimo giro poche novità in prima fila - passaggio in 13:22 con Merzougui, Pinto e Rusakov - mentre tra i nostri sale ancora Sanguinetti, 26° (13:37), imitato, cinque posizioni più indietro da Uccellari (13:44). Perdono, invece, terreno Fontana e Marzetta finiti oltre la cinquantesima posizione. In dirittura di arrivo parte la volata vincente (18:07) dello spagnolo Merzougui, primatista nazionale dei 3000 siepi juniores e quarto ai Mondiali under 20, a cui prova ad opporsi, senza fortuna, il serbo Cerovac (18:07) che deve accontentarsi dell'argento, mentre il bronzo finisce al collo dell'atleta di casa Pinto (18:09). Sanguinetti è 17° (18:35), dopo una bella rimonta di altre dieci posizioni e l'amaro in bocca per quella caduta iniziale. "Accidenti! - le parole del giovane siepista dell'Edera Forlì che mostra le ferite alle gambe lasciategli dalle chiodate degli avversari - siamo rimasti praticamente a terra. Non ho idea di quanti mi siano passati sopra. Peccato perchè stavo bene e avrei potuto fare ancora meglio". Trentunesimo il triatleta Uccellari (18:53), mentre finiscono più dietro Vincenzo Agnello che ha rimontato dalle retrovie fino al  58 posto in 19:17, Fontana (66°/19:25), Marzetta (69°/19:27) e Massimiliano Casuscelli (81°/19:42). Italia undicesima a squadre con la Gran Bretagna che bissa così il successo ottenuto a livello femminile. Argento al Portogallo e bronzo alla Russia.

 

 

 

Niente sorprese nella due prove under 23 dell'EuroCross. Ad Albufeira si laureano campioni continentali 2010 la turca-etiope Erdogan e il francese Chahdi, mentre a squadre terzo oro per la Gran Bretagna tra le donne e affermazione dell'Irlanda in campo maschile. Italia tredicesima con gli uomini e il quindicesimo posto di Ahmed El Mazoury. Ventesima nella prova femminile, Giovanna Epis.         

UNDER 23 donne (6070m): oggi c'è poco da fare contro l'etiope con passaporto turco Meryem Erdogan che non ci mette troppo a prendere le redini della gara. Al secondo dei due giri lunghi provano a farle sentire il fiato sul collo la spagnola Jordan e la britannica Pallant, ma, in realtà, tra le due sarà lotta solo per la medaglia d'argento. E così mentre la Erdogan continua a macinare secondi di vantaggio verso la vittoria (20:08), tra le sue inseguitrici è la Jordan che fa suo l'argento (20:28), mettendo a frutto gli ultimi 1600 metri per sopravanzare nettamente la rivale britannica, terza (20:28). In ottica italiana Giovanna Epis è ventesima (21:14), al termine di una gara regolare che l'ha vista sempre intorno alla 26° posto. "Speravo in un piazzamento tra le prime 20 - commenta la veneta della Forestale - l'anno scorso ero arrivata trentanovesima. Ho provato a partire forte per paura di essere chiusa, cercando di guadagnarmi qualche posizione nel finale". Trentasettesima (21:53), invece, Valeria Roffino poco a suo agio su questo genere di tracciato. A squadre finisce con il terzo oro della giornata per la Gran Bretagna davanti a Russia e Ucraina.            

UNDER 23 uomini (8170m):
pronostico rispettato con la doppietta nei piani alti del podio dei francesi Hassan Chahdi e Florian Carvalho, che nel 2009 avevano chiuso al secondo e quarto posto. A tentare di impensierirli all'inizio è stato l'ucraino Kryvonis che, però, già al secondo dei quattro giri lunghi iniziava ad perdere metri e posizioni. Poi, nella seconda parte di gara, è stata la volta dell'attacco del belga D'Hoedt imitato dal russo Nikolayev. Il finale, però, restituiva la leadership ai due transalpini con l'oro al collo di Chahdi (24:11) e l'argento al connazionale Carvalho (24:14). Bronzo a Nikolayev (24:15). Per l'Italia quindicesimo Ahmed El Mazoury (24:51), autore di una gara accorta nelle battute iniziali, ma che, al passaggio del secondo giro lungo, lo vedeva ottavo (9:50) nel parte più alta di un gruppo rimasto fino a quel momento molto compatto. Poi, però, con l'avanzare dei giri l'italo-marocchino perdeva terreno e qualche posizione. "Sinceramente - commenta il giovane finanziere - pensavo di riuscire ad arrivare più avanti. Sono partito in maniera prudente per non rischiare cadute, ma, anche se è solo il mio primo anno in questa categoria, speravo in qualcosa di meglio". Dietro il resto della squadra azzurra (tredicesima nella classifica a squadre): Patrick Nasti (55°/25:40), Stefano Casagrande (63°/25:52), Alessandro Turroni (69°/25:56) e Riccardo Sterni (83°/26:29, vittima di una caduta nella fase di avvio). In cima al podio a squadre sale l'Irlanda seguita da Francia e Spagna.

Senior maschile

Il sesto posto di Andrea Lalli e il quarto della squadra maschile smuovono il finale di giornata degli azzurri del cross ad Albufeira. Il 23enne finanziere molisano ha ottenuto il secondo miglior piazzamento di sempre di un italiano nella storia della rassegna continentale di corsa campestre eguagliando Luca Barzaghi e Umberto Pusterla, rispettivamente sesti a Alnwick 1994 e Charleroi 1996. Meglio di loro, in ambito nazionale ha fatto solo Gabriele De Nard, quarto a Thun nel 2001. Il veterano degli azzurri del cross, a 36 anni, ha chiuso oggi il quattordicesimo EuroCross della sua carriera al ventesimo posto. Sul trono del Vecchio Continente, intanto, torna colui che, dal 1998 ad oggi, ha fatto suoi nove ori, un campione senza età, il 35enne ucraino Serhiy Lebid. La sua volata ha lasciato ancora una volta il segno, bruciando nel finale le ambizioni dello spagnolo Lamdassem (argento) e del portoghese El Kalai (bronzo). La vittoria a squadre è, invece, andata alla Francia grazie ai suoi Meftah (4°) e Amdouni (5°).

Senior femminile

In campo femminile è la festa del Portogallo e di una travolgente Jessica Augusto, protagonista di una gara tutta di testa, conclusa con l'oro del cross un 2010 che l'aveva già vista di bronzo sui 10000 degli Europei di Barcellona. Dietro di lei, la turca Uslu e l'altra portoghese Felix, risultato che mette in cassaforte il trionfo delle padrone di casa nella classifica per team, davanti a Gran Bretagna e Spagna. Settime le azzurre che, a livello individuale, non vanno oltre il 29° posto di Valentina Costanza.

 

RISULTATI/Results

 

 

Ultimo aggiornamento Mercoledì 05 Gennaio 2011 17:24